Nella conferenza stampa successiva al consiglio dei ministri  del 3 Marzo, è stato presentato il piano per la banda ultralarga.

In estrema sintesi, il governo ha confermato l’intenzione di colmare (finalmente) il gap che divide la capacità di banda disponibile agli utenti italiani da quella a disposizione della maggior parte dei nostri vicini europei.

Alcuni dati: già nel 2016 il 60% degli utenti saranno raggiunti  da rete a 30Mbps, per arrivare, entro il 2020, all’85% raggiunto da rete a 100Mbps. La tecnologia scelta dalla maggior parte degli operatori italiani è quella definita Fttc (Fyber to the cabinet), che prevede l’installazione di centraline di diramazione sparsi per i quartieri delle nostre città, per lasciare al doppino in rame solo le ultime decine/centinaia di metri.

Se alle parole seguiranno i fatti (ma su questo il sottosegretario Del Rio è stato categorico), allora il nostro paese entrerà finalmente a pieno titolo nell’era digitale.

Questo piano avrà un diretto impatto anche sul mercato del VoIP, facendo cadere una volta per tutte anche l’ultima barriera (che nella maggior parte dei casi è già oggi un alibi) all’adozione completa di questa tecnologia.

Quì un bell’articolo de Il Sole 24ore che approfondisce la questione.