italy broadband connectivity

L’I-Com, l’Istituto per la competitività, ha presentato l’edizione 2015 del Rapporto Reti e Servizi di Nuova Generazione (ORES), che fotografa lo stato di infrastruttura e mercato della rete italiana.

I dati confermano la ripartenza degli investimenti su Broadband e infrastrutture digitali e colloca l’Italia fra i paesi che più hanno visto migliorare la classifica a livello europeo. Alcuni dati:

  • L’Italia sale al 25° posto complessivo, recuperando una posizione, nella classifica dell’IBI (I-Com Broadband Index), grazie all’incremento sia della copertura 4G che dell’offerta broadband fissa.
  • Da un anno all’altro l’indice IBI dell’Italia è cresciuto del 14% a fronte di una media europea del 5%, posizionando il nostro paese fra i cosiddetti “fast movers”, cioè quei paesi che, pur partendo da una situazione di ritardo, mostrano la maggior reattività nel recuperare.
  • Il Sud mostra i migliori tassi di copertura per quanto riguarda l’offerta di banda ultra-larga (= con connessione almeno pari a 30MBps) con diverse regioni decisamente più avanti rispetto alla media nazionale.

Va infine notato che i dati sono aggiornati a fine 2014 e che quest’anno vi sono stati cospicui investimenti da parte degli operatori per migliorare le infrastrutture ed altri ancora ve ne saranno nei prossimi due anni.

Segnali positivi quindi, ma alcune precisazioni sono d’obbligo: prima di tutto è facile migliorare quando si parte da situazioni disastrose e tali erano le condizioni della provincia italiana (e in molti casi lo sono ancora) fino a solo un paio di anni fa. In secondo luogo, fa un po’ impressione notare come, nonostante i recenti e prossimi miglioramenti in classifica, l’Italia sia ancora solo al 25° posto in Europa.  Per la nazione la cui economia è l’ottava a livello mondiale e la terza dell’area euro è veramente un dato che stride.

C’è ancora tanto da fare, quindi, ma la buona notizia è che il paese si sta (finalmente) muovendo e scuotendo da una situazione che frenava la competitività delle imprese di tutte le dimensioni. Va ricordato infatti che le nuove tecnologie come il VoIP, la videoconferenza, la unified communication, che tanto possono migliorare la produttività, sono alla portata di tutte le aziende, non solo delle grandi enterprise e per poter essere sfruttate al meglio necessitano di una connessione adeguata.