Asta frequenze 5G in ItaliaIl 5G rappresenta un’enorme opportunità per la futura evoluzione nel mondo delle telecomunicazioni. Nel precedente articolo abbiamo analizzato i vantaggi che il 5G potrebbe portare anche nel mondo della telefonia VoIP grazie alle sue specifiche implementazioni.

L’asta per le frequenze è stata avviata il 13 settembre 2018, si è chiusa il 2 ottobre. Dopo 17 tornate, si sono definitivamente concluse le offerte e sono state eseguite le assegnazioni per le nuove frequenze. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che l’importo complessivo di aggiudicazione ha superato del 165% l’importo di aggiudicazione iniziale. Il totale complessivo dei lotti aggiudicati ammonta a più di 6,55 miliardi di euro.

Ad evidenziare l’enorme interesse strategico dell’operazione, basta pensare che nella passata Legge di Bilancio erano stati previsti dal governo solo 2,5 miliardi di euro. L’extra gettito per le casse dello stato ammonta dunque a più di 4 miliardi.

Fino ad oggi a essere assegnate erano state solo le frequenze della banda 700 aggiudicate a Iliad (per 676,5 milioni), Tim (68o,2 milioni), Vodafone (683,2 milioni). Le frequenze della banda 700 saranno però disponibili soltanto a partire dal 2022 in quanto attualmente occupate dai broadcaster  delle emittenti televisive (digitale terrestre). Le frequenze verranno pagate però solamente nel momento in cui diverranno disponibili.

L’Utilizzo specifico delle Frequenze 5G

E’ importante notare come ogni specifica frequenza sarà destinata ad un utilizzo specifico grazie alle proprie specifiche di propagazione.

Banda 700 MHz (5G)

La banda 700 MHz  verrà utilizzata, a partire dal 2022,  per implementare servizi 5G sempre più evoluti, offrendo una copertura nazionale estesa e pervasiva, per applicazioni di nuova generazione come realtà virtuale e aumentata, veicoli connessi, robotica, e applicazioni IoT ad alta densità di dispositivi.

banda 3,7 Ghz (5G)

Diversa è la situazione per le frequenze nella banda 3,7 Ghz e per quelle nei 26Ghz. Esse saranno infatti immediatamente disponibili a partire dal 2019. I lotti per la banda 3700 MHz hanno raggiunto quota pari a 4.34 miliardi di euro mentre i lotti per la banda 26 GHz hanno raggiunto la quota di 163.69 milioni di euro.

La banda sui 3700 MHz consentirà di offrire da subito servizi di nuova generazione, con performance superiori in termini di velocità e latenza, permettendo di gestire i crescenti volumi di traffico.

La banda a 26 GHz (5G)

La banda a 26 GHz, consentirà invece di fornire servizi ad altissime prestazioni in luoghi ad alta densità di traffico come i centri delle città, gli stadi o gli impianti industriali.

Nessuna offerta è ancora giunta per i lotti 700 MHz SDL. I soggetti che ne abbiano manifestato l’interesse potranno partecipare alla fase di gara successiva, secondo le procedure previste dal disciplinare di gara per frequenze non aggiudicate, che si svolgerà a partire da venerdì 5 ottobre.