Una recente analisi di Frost&Sullivan (F&S) ha preso in esame il settore del Webconferencing, riportando dati e tendenze molto interessanti.

Parole  e sigle come “consumerization”, “BYOD” o “BYOA” stanno diventando sempre più comuni all’interno delle aziende e stanno cambiando il modo di lavorare e collaborare fra colleghi: vediamo il perchè.

Come prima cosa si registra un cambiamento radicale nell’uso della tecnologia. Se fino a pochissimi anni fa era l’industria a guidare l’adozione di nuovi strumenti (pensiamo ad esempio a fax, computers, e-mails) che solo in un secondo tempo sono entrati nelle case, adesso si vive la situazione opposta: la capillare diffusione di dispositivi come smartphones e tablets estremamente potenti ha fatto sì che sempre più spesso l’utente privato (“consumer”) utilizzi nel quotidiano apparati ed applicazioni che sono più avanzate di quelle che trova a disposizione sul posto di lavoro. Questo aspetto non è stato ignorato dalle aziende più attente alla tecnologia ed ha fatto sì che siano sempre più le realtà in cui l’utente è incoraggiato ad utilizzare in ufficio il proprio smartphone o tablet (“BYOD” = Bring Your Own Device) o la propria app preferita (“BYOA” = Bring Your Own Application). Secondo Frost&Sullivan le aziende americane che adotteranno ufficialmente queste politiche arriveranno ad essere il 79% entro i prossimi 3 anni.

Questa tendenza (“consumerization”) ha un particolare impatto nei confronti del webconferencing: per la prima volta la spinta ad adottare nuovi strumenti di comunicazione arriva dagli utenti finali, costringendo gli IT Manager a districarsi fra diverse soluzioni e a modificare le scelte aziendali in materia di telecomunicazioni. Questo impulso e l’emergere di tecnologie innovative (vedi ad esempio WebRTC) stanno facendo esplodere il mercato del webconferencing che, dopo la crescita a due cifre del 2013 (+10.5%), è previsto in costante aumento fino a raggiungere un valore stimato in 3,05 miliardi di dollari nel 2018.

F&S ha identificato 5 tendenze principali che avranno impatto sul mercato delle soluzioni di webconference:

  • User Experience : semplicità ed immediatezza sono punti essenziali
  • Mobilità : interfaccia e funzionalità devono essere già pensate per dispositivi mobile
  • Convergenza di strumenti : webconference non è solo audio/video ma deve prevedere strumenti di collaborazione come lavagna o desktop sharing integrati fra loro
  • Integrazione con il workflow aziendale : per essere davvero efficace, la webconference dev’essere accessibile dagli ambienti operativi già presenti in azienda
  • Sincrona e asincrona : la possibilità di poter registrare e poter rivedere in seguito la sessione di webconference è sempre più apprezzata e richiesta

E’ stata con estrema soddisfazione che abbiamo letto l’analisi di F&S, visto che sono stati gli stessi ragionamenti che hanno guidato il team di 3CX nel tracciare le linee di sviluppo di 3CX WebMeeting. L’adozione della tecnologia WebRTC, l’integrazione con il centralino, la semplicità e la pulizia dell’interfaccia sono stati i driver che hanno portato alla nascita di 3CX WebMeeting 7.1 e alla definizione della versione 8.0 di prossimo rilascio.
Per maggiori informazioni riguardo 3CX WebMeeting, leggete quì